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giovedì 20 dicembre 2007

The Diesel Christmas Song


Ecco a voi il marchio che più tecnologicamente si è presentato per il Natale 2007. Devo dire che in quanto a merketing creativo Diesel ci sa fare parecchio... 

lunedì 10 dicembre 2007

Terrore CP Company


"(ANSA) - LONDRA, 9 DIC - Polemiche a Londra per un giubbotto creato in Italia negli Anni 80 in omaggio alla Mille Miglia e diventato di gran moda negli ultimi mesi. Scotland Yard non lo vede di buon occhio in quanto copre completamente il volto, salvo due piccoli 'rotondi' trasparenti per gli occhi. La polizia teme che venga adottato come minacciosa divisa dai piu' scatenati e pericolosi teppisti. Il giubbotto ricorda quello sfoggiato dai piloti alla leggendaria corsa per le strade d'Italia tra il 1927 e il 1957. "

Breve ma intensa, scrivo per soddisfare la corretta necessità di informazioni per tutti i curiosi lettori di moda. Proseguo la breve, quanto incompleta, notizia dell'Ansa che accenna ad una fantomatica giacca italiana che ha scatenato il panico in Inghilterra. Il capo in questione è la storica Giacca 1000 Miglia della CP Company nata nel 1988 e rivisitata ancora oggi in quanto simbolo di un marchio che ha fatto della funzionalità la sua bandiera. La foto ne rappresenta una delle ultime elaborazioni, mentre il perchè, dopo 20 anni dalla sua nascita, una giacca scateni il panico, beh, questo rimarrà un'insondabile mistero...

martedì 27 novembre 2007

10 Notizie


Dal momento che il tempo per scrivere in questo periodo è davvero scarso, il mio post di oggi è il riassunto delle notizie che avrei voluto commentare e a cui avrei voluto dare rilievo. La formula è la mia solita lista “delle 10 cose”, tanto per dare un tono corale all’insieme.
  1. Diesel riapre a Bologna. Notizia già iper commentata per via della festa “vip” alla Gam (Galleria Arte Moderna). Il nuovo negozio si è riappropriato di uno spazio storico Bolognese: l’ex cartoleria Palombo. Rimanderò il commento dopo la visita e perdono il marchio per l’abuso storico solo perché il negozio era già chiuso da tempi immemorabili.
  2. Top ten degli abiti storici. Non mi direte che credete ancora al detto “l’abito non fa il monaco”? A volte è il contrario!
  3. Cavalli Selection. Cavalli non è certo il mio stilista preferito, ma questa volta non avrei potuto fare a meno di commentare la notizia dell’uscita della “linea” enologica del marchio italiano. Quando Contorno & Moda si uniscono…
  4. Borsa YOOX. In realtà non lo faccio per motivi di campanilismo patriottico (essendo l’azienda non solo italiana ma anche bolognese), anzi… Però per i fanatici dei marchi è sicuramente una grande risorsa.
  5. Energie/Subsonica. La notizia dell’accordo di sponsorizzazione di uno dei miei gruppi preferiti con un marchio di tendenza avrebbe meritato sicuramente un post.
  6. Compleanno del Reggiseno. Il 18 Ottobre il Reggiseno ha compiuto 100 anni. Festeggiamenti vari e complimenti all’evergreen dell’intimo femminile.
  7. Calendario Pitti. L’uscita di questo calendario determina troppe cose per non meritare almeno un commento sul mio blog.
  8. Report Moda. La prossima puntata di Report (il 2 Dicembre) metterà a nudo il magico mondo della moda. Io non me la perderei…
  9. Pubblicità Toscani. Anche io avrei voluto volentieri aggregarmi al grido di disappunto sulla pubblicità contro l’anoressia. Semplicemente non credo che sia attraverso lo shock che si riescano a cambiare le cose.
  10. Sfilata Fendi. Il marchio italiano ha sfilato sulla muraglia Cinese. Una suggestione davvero degna di nota.

giovedì 15 novembre 2007

Post Contromoda

Ovviamente non ho alcuna intenzione di esimermi ed esimervi dalla mia critica mostruosa. Sorvolerò invece sulla descrizione del piacere del gusto di una buona fiorentina che mi sembra scontato quanto ovvio.
Per tutti i cultori di moda non posso certo dire che la mostra non meriti di essere vista, non mancano le innovazioni e gli estremismi stilistici. Merita! La prima cosa che però non mi è chiara è il titolo. Perchè "contromoda"? "Contro" cosa? Non certo contro la MODA in senso stretto. Non rappresenta un movimento di rottura, piuttosto una collezione di sensazionalismi creativi. Ancora più facile è capire il perchè i capi in mostra lascino così stupiti i visitatori: la maggior parte della collezione, nonostante la lista dei famosi partecipanti facesse pensare ad una cosa più eterogenea, è costituita da abiti ideati da stilisti orientali come Yamamoto o Rei. Quando nel vecchio continente si indossava la crinolina loro portavano il kimono, la lontananza dalla nostra concezione di forma, bellezza, spazio e costruzione è talmente evidente da lasciare evidentemente colpito ogni osservatore occidentale. La mostra non ha un percorso cronologico. Si mantiene tra gli anni ottanta e gli inizi del nuovo millennio a parte un inaspettato abito di Christian Dior che manca di una contestualizzazione chiara. Boh!!! Sicuramente un abito da museo ma un po’ fuori luogo per l’evento in questione. Manca il fiorentino Capucci che quanto ad innovatore per forme e volumi rimane sicuramente uno degli stilisti più importanti al mondo. La mostra ha inoltre un’ammiccante allestimento tecnocool. Il tradizionale nome dell’artista su cartoncino è infatti sostituito da uno schermo lcd (uno per ogni abito esposto!) con la breve storia dello stilista prima in inglese e poi in italiano e una serie di immagini a rotazione che costringono a rimanere davanti ad ogni manichino troppo a lungo per chi, come me, preferirebbe gestirsi il tempo di visita in modo più indipendente. Un po’ noioso. Come ha giustamente osservato mio padre: “si nota che la mostra è stata concepita oltreoceano…” (gli abiti infatti provengono dalla collezione permanente del County Museum of Art di Los Angeles).
Io rimarrò in attesa di essere stupita dalla prossima mostra di moda organizzata in concomitanza col Pitti alla Leopolda… E intanto andrò Milano a vedermi la Westwood

sabato 10 novembre 2007

Contorno & Moda

Dato che quello di cui scrivo rispecchia le mie vere passioni, condivido con tutti i lettori la mia gioia di passare la mia Domenica tra qua & qua. Davvero perfetto!

mercoledì 7 novembre 2007

Elite reGeneretion


La Camera Nazionale della Moda da un po’ di stagioni a questa parte promuove un interessante concorso per nuovi talenti:
 
“reGeneration è un progetto innovativo atto alla valorizzazione di nuovi designer/giovani marchi della moda in linea con il desiderio di rinnovamento sollecitato sempre pi da tutti gli attori del sistema moda. L'iniziativa permette ai giovani designer di sfilare nel prestigioso contesto di Milano Moda Donna e di presentare davanti a stampa, buyer ed imprenditori la propria collezione.”

Ho pensato che finalmente gli organi ufficiali legati al settore si fossero mobilitati in soccorso di noi poveri gggiovani talenti incompresi ma soprattutto che ci fosse una reale possibilità di partecipare ad una cosa interessante e con un’elevatissima visibilità. Insomma: una cosa seria!
…poi ho letto il regolamento… e mi sono nuovamente rassegnata al fatto che noi poveri gggiovani talenti sicuramente non saremo compresi grazie al concorso reGeneratio promosso dalla Camera Nazionale della Moda!
Requisiti e documentazioni richieste per poter portare la propria nuova collezione sotto le luci delle famigerate passerelle milanesi sono:
 
“catalogo della collezione, book fotografico della collezione, rassegna stampa, elenco clienti (boutique, grandi magazzini, ecc) italiani ed esteri, cartella stile, presentazione filosofica della collezione, curriculum vitae dello stilista, visura della Camera di Commercio della Società.”

Se tutto questo non dovesse sembrarvi un tantino eccessivo per una persona che sta ancora cercando di far conoscere il proprio nome o il proprio marchio al grande pubblico, allora, forse, non vi stupirete neanche di sapere che la quota di partecipazione per il concorso è di € 15000, chiaramente IVA esclusa!
…e io che pensavo che fosse l’idea quello che conta…

martedì 30 ottobre 2007

Autunno tempo di nocciole

Era da tempo che aspettavo questo momento, e non perchè piove da 2 giorni di fila, e neanche perchè i colori dell'autunno suscitino in me uno spirito poetico e decadente. L'unico motivo per cui riesco a sopportare l'autunno e il buio che prende il sopravvento sulla parte solare del giorno ha a che vedere con il sublime gusto del cibo. Ma mentre per appagare il mio piacere travolgente e insuperabile per il tartufo occorre una consistente disponibilità economica e un affidamento imprevedibile verso una serie di incontrollabili variabili, come le condizioni atmosferiche e metereologiche, per poter gustare la torta più buona del mondo devo solo fare due passi tra i portici del centro di Bologna (che se volete d'autunno, tra una nebbia e l'altra sono ancora più suggestivi). E indovinate un po' qual'è l'ingrediente fondamentale della famigerata torta? Esatto: le nocciole! La Torta di Nocciole in questione la potete assaggiare all'Enoteca Solferino e vi assicuro che ne rimarrete soddisfatti. Io non sono una golosa di dolci, tendenzialmente preferisco il salato (hanno anche un tagliere di salumi e formaggi da far rabbrivvidire dalla bontà) ma questa torta è sublime e squisita: croccante, con le nocciole grossolanamente tritate, viene servita con panna semimontata in accompagnamento. Non è acquistata da pasticcerie esterne ma viene fatta direttamente dal cuoco (ovviamente gelosissimo della sua ricetta misteriosa). Tutti quelli che ho portato ad assaggiarla hanno finito la porzione entusiasti, addirittura qualcuno ha chiesto il bis, mentre io solo a parlarne ho l'acquolina in bocca... per fortuna è arrivato l'Autunno!

sabato 27 ottobre 2007

Novità da annusare


E' di pochi giorni fa la notizia che riporta dello spirito innovativo e creativo di un'azienda tessile italiana. Tessitura Taiana lancierà a Febbraio, per il mercato della camiceria, il tessuto profumato. Impregnando la fibra di essenze naturali, abbinando i profumi ai colori, il tessuto manterrà la sua essenza per una ventina di lavaggi. Dopo la presentazione dei tessuti composti da fibre biologiche, l'azienda merita il primo posto per il premio Tessuti 2009. E chissà che un giorno non si possa creare personalmente il proprio profumo scegliendo i vestiti dall'armadio...

giovedì 18 ottobre 2007

ControModa


In ritardo rispetto all'inaugurazione ma ancora in largo anticipo rispetto alla chiusura (e questa è la cosa importante) vi segnalo la mostra che ha aperto il 12 Ottobre e che sarà visitabile fino al 20 Gennaio a Palazzo Strozzi a Firenze: CONTROMODA. Sono esposte 200 creazioni direttamente provenienti dal County Mouseum di Los Angeles, appartenenti ad una vasta gamma di stilisti, provenienti da tutto il mondo, che hanno influito (più o meno) al cambiamento e all'innovazione della moda degli ultimi anni.
Ingresso: € 10
Orari: tutti i giorni 10:30 - 20:30 Lunedì compresi (...sapete quante volte mi hanno fregato con le chiusure delle mostre e musei il Lunedì???)

venerdì 12 ottobre 2007

Borsamania


Dopo la segnalazione delle scarpe più innovative e divertenti, non posso sottrarmi dal segnalarvi il marchio delle borse più creative e all'avanguardia che ci sia. Si chiama MOMABOMA e questa volta è roba di casa nostra, l'ideatore non solo è italiano ma addirittura è un felsineo/bolognese! A dimostrazione che la provenienza non conta quando si tratta di idee intelligenti, le borse rientrano pienamente tra quegli oggetti che rispecchiano la mia filosofia di moda pura: innovazione, creatività, ecologia e persistenza (nel senso che non dovrete cambiarle con il variare delle tendenze, sono trasversali alla mode stagionali). Ogni pezzo è unico (o quasi) e se le volete vedere dal vivo a Bologna ne potete trovare alcune da Scout (ex Bollini in P.zza VIII Agosto), nel resto di Italia invece dovrete scovarle voi perchè non è dato sapere l'elenco dei negozi di distribuzione... (Si trova comunque qualcosa in commercio su internet). Il prezzo è medio/alto ma se ve ne innamorate, si sa, l'amore non ha prezzo...

martedì 9 ottobre 2007

Massimo Osti Story*



Massimo Osti nasce professionalmente come grafico nella Bologna di fine degli anni ’60. Dopo il successo delle prime T-shirt stampate con metodi tipici della carta, gli viene proposto di diventare socio dell’azienda per la quale disegna nel 1970 la sua prima collezione di abbigliamento maschile. L’azienda, per volontà dello stesso Osti, si chiama Chester Perry, come quella in cui lavora Bristow, il celebre personaggio di un fumetto pubblicato su Linus e disegnato da Frank Dickens. Il successo appare evidente quando, a metà degli anni ’70, i marchi inglesi di abbigliamento Chester Barry e di maglieria Fred Perry fanno causa congiunta al designer bolognese, rispettivamente per il furto del nome e del cognome. Costretto a cambiare, Osti conserva le iniziali di Chester Perry e crea il celebre marchio C.P. Company. La trasformazione del nome non risulta comunque penalizzante dato che la linea di sportswear d’avanguardia C.P. Company fattura già 24 miliardi di lire nel 1981.
La passione per la sperimentazione è uno dei motivi condotturi di tutta l’attività di Massimo Osti. Nelle sue linee di abbigliamento, la ricerca attraversa sempre l’intero processo creativo del capo. Per quanto riguarda la modellistica, taleattività è stimolata dall’archivio di capi usati, in gran parte militari, che il fashion designer colleziona fin dai primi anni diattività. Con un intuito da alchimista metropolitano si dedica inoltre a una continua sperimentazione sui materiali e sui finissaggi. L’invenzione di nuovi tessuti e di nuovi procedimenti di tintura e finissaggio sono sempre punti di rottura positiva e conduco spesso alla nascita di nuove linee. È questo il caso di Stone Island creata con una innovativa tela delavè bicolore e reversibile che prende spunto dalla tela di copertura dei camion. Alla fine degli anni ’80, dopo la cessione delle proprie quote societarie al Gft, i marchi d’abbigliamento maschile creati da Osti sono cinque: C.P. Company, C.P. Company Baby, Boneville, Stone Island e C.P. Collection, oltre a C.P. Magazine, il catalogo che illustra le sue linee e che è venduto nelle edicole e nei negozi con una tiratura di oltre 50.000 copie.
L’impegno di Osti nell’invenzione di nuovi tessuti come quello termo sensibile che cambia colore al variare della temperatura non gli impedisce di mettersi alla prova in altri settori. Dopo la produzione di un documentario per sensibilizzare il mondo sui problemi della deforestazione dell’Amazzonia e il finanziamento di un progetto per l’invenzione di un’automobile elettrica, Osti e C.P. Company vestono l’edizione 1988 della Mille Miglia e la Fedederazione Italiana Golf per gli incontri internazionali. A questi eventi si affiancano altri progetti come quello del restiling della Vespa per Piaggio e il prototipo per una tuta da lavoro per Volvo. Il successo delle sue linee, che portano l’azienda di cui è ancora presidente nei primi anni ’90 a un fatturato di oltre 90 miliardi di lire e più di 1500 negozi in tutto il mondo, non deve molto alla pubblicità. In controtendenza con il mercato delle griffe internazionali i capi di Osti  non rimandano a mondi costruiti e irreali. L’assenza dalle passerelle e le campagne pubblicitarie in cui il centro del messaggio è il prodotto spogliato di ogni altro elemento, seguono la volontà del designer di puntare esclusivamente sull’innovazione creativa e funzionale dei suoi abiti. Questo atteggiamento di lealtà verso il consumatore è una costante della sua carriera che premia anche i marchi nati dopo la conclusione del rapporto creativo con le linee che lo avevano portato al successo internazionale. Negli anni ’90 si susseguono, infatti, nuove collaborazioni cadenzate dal ritmo dell’invenzione di nuovi tessuti, nuove funzionalità e nuovi progetti. Le linee firmate Osti in questo periodo prendono i nomi di Left Hand, Massimo Osti Production, Far East e OM Project. Il designer firma inoltre la linea di abbigliamento Superga, i pantaloni Equipment for Legs ideati per Dockers, le giacche ICD disegnate per Levis e, tra gli ultimi lavori, un futuristico giubbotto nato dalla collaborazione con Philips e Levis dotato al suo interno di telefono cellulare e lettore MP3.
Nel 1999, la rivista Arena Homme Plus incorona Massimo Osti come il designer più influente degli anni ’90, molti altri lo definiscono padre dello sportswear e della techno-fashion. Certo è che la sua filosofia professionale e le sue  innovazioni tecnologiche hanno aperto nuove strade a tutto il mondo della moda.

*Questo "post" è già stato pubblicato. Io ne sono, chiaramente, l'autrice ma il testo è già stato utilizzato in passato. Ci tengo comunque a pubblicarlo sul mio blog perchè Massimo Osti è stato l'argomento della mia tesi oltre ad uno degli stilisti che ho apprezzato maggiormente, un vero innovatore sotto molti punti di vista.
PS: Se qualcuno se lo chiedese... non sono morta... sto solo lavorando spropositatamente!!! Abbiate fede!!!

lunedì 1 ottobre 2007

Scarpamania

So che è una malattia condivisa, so che, se noi donne potessimo, credo che un buon 85% spenderebbe l'intero stipendio in scarpe. Anche io chiaramente non faccio eccezione e cerco di compensare l'impossibilità all'acquisto con la fantasia, la tecnologia e la curiosità. Oggi vi voglio segnalare il link delle scarpe più divertenti, più creative, più all'avanguardia, più colorate e più pazze che io conosca. Il marchio è inglese. Purtroppo, come spesso accade per le cose molto di nicchia e particolari in Italia non si trovano molto facilmente ma il sito ha una sezione apposita per lo shopping e io, che vi voglio bene, vi copincollo l'elenco dei negozi in Italia che lo distribuiscono. 

 
De Liberti
Via Dei Mille, 65 Napoli 

Fango
Via Cavour, 131 Ravenna 


Gente
Via Frattina, 70 Roma 

L'Inde Le Palais
Via Musei, 6 Bologna 

Marilena
Corso Buenos Aires, 47 Milano 

Mauro Volponi
Via Carducci, 4 Forte dei Marmi 

Raspini
Via Roma, 25/R Firenze

martedì 25 settembre 2007

10 Cose che un uomo non dovrebbe mai indossare (perchè sono brutte e stanno male!)

Dopo un po’ di silenzio e serietà riprendiamo con un tocco di leggerezza mentre a Milano (per chi non lo sapesse) sfila la moda donna per la prossima P/E 2008 (...e noi che dobbiamo ancora passare l'Autunno/Inverno 2007/2008...).
Comunque: giusto sabato, durante un aperitivo con amici era venuto fuori un simpatico discorso su quello che un uomo dovrebbe o non dovrebbe mai indossare. Quale spunto migliore di questo per poter fare una delle mie liste delle 10 cose? Ecco quindi un sunto del pensiero comune rivisto e corretto su cosa NON dovrebbe indossare un uomo:
  1. Checcccchè ne dica la Contessa, all’uomo con la Superga io dico no! Non c’è nessuna giustificazione plausibile che motivi la presenza della suddetta scarpa (parlo di quella di tela classica, l’inconfondibile, con la suola di gomma simil-zigrinata).
  2. Il jeans a vita bassa. Già fa schifo nelle donne, ma quando a mostrarsi in tutta la sua nuda naturalezza è il sedere di un uomo che spunta dalle braghe… Mi dispiace, non posso accettarlo! Per non parlare di quelli che per non farsi cadere il jeans e rimanere completamente in mutande mentre camminano assumono questa andatura via di mezzo tra un pinguino e un muflone… Abominevole!
  3. Il papillon. A meno che non ci si trovi in un’occasione da smoking è ridicolo. Anche se siete dei new dandy sappiate che la maggior parte della gente che vi vedrà penserà che siate dei cretini. (Un po' come la donna con lo stivale in spiaggia)
  4. La camicia senza maniche. Già bisogna avere una certa cartola per poter portare quella a maniche corte, faccio fatica a digerire anche la t-shirt senza maniche che riesco a mandar giù solo per via di un paio di amici che, devo dire, la portano con disinvoltura e non gli sta neanche male; ma la camicia senza maniche… no, questo è troppo!
  5. Il calzino bianco. Ogni commento mi sembra superfluo, si commenta da solo.
  6. La giacca a doppio petto. Se non ve ne foste accorti da soli, mi assumo io la responsabilità di comunicarvi che è out. Il fatto che la porti Berlusconi non la rende migliore. (Un po' come la bandana)
  7. Il mocassino. Che sia con calzino (bianco o meno) o peggio ancora senza calzino alcuno è brutto a meno che non sia per una gita in barca, nel qual caso può tramutarsi in molto chic.
  8. Il reggi-calzino. Premettendo che non l'ha mai portato neanche mio nonno (c'ho il gene dello stile io!) la sua attrattiva è inversamente proporzionale al reggicalze da donna.
  9. Il costume a slip. Oltre che essere fuori moda presumo che sia anche scomodo in particolari momenti ormonalmente movimentati. Che lo facciate apposta o meno sappiate poi che le donne vi guarderanno inevitabilmente il pacco e quindi, oltre a esporvi a spietatissimi commenti darete anche l'impressione di esservi messi appositamente in quella situazione e passerete pure per egocentrici. Io, se fossi in voi, metterei i boxer.
  10. Il golf. Parlo di quello con l'allacciatura davanti che inizia da metà petto e si sblusa verso la vita, quello classico da nonno. Assolutamente inguardabile a meno che la vostra intenzione non sia quella di voler dimostrare 40/50 anni in più di quelli che avete in un colpo solo!
Mi sono dovuta fermare a 10, ma secondo me ce ne sarebbero altre, voi cosa aggiungereste?

mercoledì 19 settembre 2007

Ecologia, tecnologia, innovazione



Un po' di buone notizie dal mondo della moda che come sempre si evolve, si innova e si rinnova. Questa volta, a suscitare la mia implacabile curiosità, non sono stati eventi eclatanti/mondani e nomi importanti/storici del fashion world, bensì informazioni di secondo piano che, come spesso accade per le buone notizie, sono passate in sordina ai più. Idee innovative, ecologiche, tecnologiche applicate ai capi, agli accessori e ai materiali. Piccole cose che se entrassero davvero a far parte dei nostri armadi renderebbero la nostra vita più semplice e la nostra coscienza di consumatore occidentale più leggera.
Dopo la Borsa-Guanto di Prada, sono comparse sul mercato delle eco-avversarie meno famose ma ugualmente degne di podio:
  • Da Chicago la Noon Solar propone una linea di borse con pannelli solari che, sfruttando la fonte di energia più ecologica esistente, permette di ricaricare MP3, cellulari e altre apparecchiature tecnologiche facendo semplicemente una passeggiata sotto al sole.
  • Josh Jakus, sempre dagli USA, propone invece una serie di borse UM Bags che, oltre ad offrire linee d'avanguardia, si caratterizza per l'utilizzo di feltro di recupero dagli scarti di aziende d'abbigliamento. La filosofia ecologica non è però il suo unico interesse in quanto lo stilista californiano si dimostra sensibile anche all'annoso problema degli spazi, le sue borse infatti, grazie alle cerniere che le contornano, si aprono completamente trasformandosi in semplici e sottili strati di feltro.
Per quanto riguarda le fibre e i tessuti invece, dritti dritti dal Samab e da Milano Unica (la prima è il salone per le tecnologie dedicate all'industria della moda mentre la seconda è la fiera del tessile) arrivano le seguenti novità:
  • Il Crabion ossia una nuova fibra derivata direttamente dai gusci dei granchi. Adattissima per l'abbigliamento sportivo, si caratterizza in quanto completamente biodegradabile, antiallergica, con una grande capacità di assorbimento dell'umidità ma soprattutto altamente antibatterica così potrete finalmente andare direttamente all'aperitivo con gli amici dopo una distensiva corsetta nel parco!
  • Il tessuto di Soia, soffice e delicato risulta essere più resistente del cotone e della seta e per la sua peculiarità di assorbire il calore è già stato utilizzato in abbinamento con la lana e lanciato sul mercato per le prossime stagioni invernali.
Per concludere vi segnalo i marchi che riservano una piccola fetta (speriamo in crescita) della loro produzione e del loro mercato ad idee eco-compatibili ed eco-rispettose:
  • H&M, dopo una prova ben riuscita in questa primavera, ha deciso di ampliare la sua linea ecologica prodotta con cotone proveniente da coltivazioni prive di pesticidi e prodotti chimici allargando l'esperimento anche all'abbigliamento da bambino.
  • La Reebok ha invece prodotto una scarpa con materiali esclusivamente riciclati ottenendo suole dalla gomma rigenerata e lacci dalle bottiglie di plastica. Così fare jogging potrà diventare l'attività più eco-sensibile da voi mai realizzata, non male, no?

lunedì 10 settembre 2007

2. Viaggiare, gustare, mangiare.

Prosegue la rubrica “Viaggiare, gustare, mangiare”. Questa Domenica la mia gita enogastronomica mi ha portato sulle colline romagnole, in un paesello molto carino vicino a Savignano sul Rubicone dove si trova il seguente ristorante:
Ristorante Dei Cantoni
Tel. 0547/665899
Via Santa Maria
LONGIANO (FC)
Il locale è ben curato ma non troppo formale. Ha una grande veranda interna ed è molto accogliente, con queste tovaglie tipo fiandra tipiche del luogo e un servizio cortese e attento. Il menù è apprezzabile soprattutto perché sottolinea la tradizione locale sia delle materie prime che della cucina pur proponendo abbinamenti particolari e gustosi. Una particolare nota positiva va data per la presentazione delle portate (rimango sempre molto sensibile a tutto ciò che riguarda l’estetica), semplici ma curati. Tra i vari piatti: porcini fritti (slurp, slurp!), passatelli asciutti con pomodorini e tartufo, carpaccio di polipi con pomodorini e rucola, tagliata con porcini, ottima la carta dei vini ricca soprattutto, come è giusto che sia, di una vasta gamma di Sangiovesi. Acqua, caffè, passito (che in realtà non era proprio il massimo), una grande quantità di piadina ad accompagnare il tutto al posto del pane. Spesa a persona: 35 €.
VOTO: 8

sabato 8 settembre 2007

Attenzione al Maglione

C'è una cosa fondamentale che tutti dovrebbero sapere quanto meno per non farsi cogliere impreperati soprattutto durante i cambi di stagione: i maglioni di cotone non tengono caldo! Spesso ci si fa fregare dal fatto che una maglia sia grossa, con un bel filato robusto e si immagina che tenga caldo! SBAGLIATO!!!!
Breve lezione sulle fibre naturali
Non starò a farla lunga, ma una notizia utile ad uso e consumo di tutti i lettori è sapere che le fibre naturali si dividono in 2 categorie: quelle animali (lana e seta) e quelle vegetali (cotone, lino e canapa). La grande e fondamentale differenza tra le due è che mentre le prime si caratterizzano per il mantenimento della temperatura corporea, le seconde lasciano traspirare la pelle ed assorbono bene il sudore. Lana e seta sono quindi adatte alle stagioni invernali (a meno che non abitiate nel deserto e la vostra temperatura corporea sia minore della temperatura esterna, vedi tuareg). Cotone e lino sono invece perfetti per la primavera e l'estate. Il fatto che la seta abbia un aspetto leggero non significa che tenga fresco come il fatto che un maglione di cotone sia grosso non vuol dire che tenga caldo! Sono le caratteristiche merceologiche che ne determinano le differenze. Non fatevi confondere, come dice il proverbio: l'apparenza, inganna!!!

giovedì 6 settembre 2007

AAA Stilista Uomo Cercasi

               AAA AAA AAA AAA
La vicenda Valentino continua a popolare le pagine delle notizie di moda internazionale. Addirittura sembra che l’abbandono del gruppo da parte del suo fondatore abbia lasciato impreparati anche i dirigenti interni che, camuffandola come notizia d’informazione generale, hanno fatto scatenare un super annuncio di lavoro pubblicato non solo sul web ma anche sulla carta stampata e NON nella pagina popolata da ambigue proposte di donnine (ed ex omini) compiacenti. Difatti, mentre per quanto riguarda le collezioni donna Garavani è già stato rimpiazzato dalla nuova art director Alessandra Facchinetti (già direttrice creativa della Gucci post Tom Ford) rimane vacante il posto di capo stilista per le collezioni Uomo. Quindi, se la scelta della sorella di DJ Francesco è stata dettata, così ha dichiarato Sassi (amministratore delegato del gruppo), non solo per la sua bravura, ma anche per la sua provenienza made in Italy e Hedi Sliman (già a capo del marchio francese Dior Homme) è stato scartato in quanto si preferisce fare una scelta di maggior contenuto e minor immagine… Allora, in quanto giovane e talentuosa stilista italiana, nonché personcina di un certo spessore… quasi quasi…
… mando il CV…

martedì 4 settembre 2007

Valentino addio!

AIUTO!!! Neanche il tempo di tornare a casa da lavorare e nel mondo della moda succede il patatrac!!!
La notizia questa volta è da prima pagina: Valentino lascia la moda! Dopo aver festeggiato da poco i suoi 45 anni di carriera decide di abbandonare il marchio che possiede il suo nome e lo ha reso uno degli stilisti più celebri al mondo portando l'eleganza e lo stile italiani ai vertici del gusto internazionale. Saranno forse state le ultime decisioni del Gruppo (recentemente passato nelle mani della fam. Marzotto) a portarlo a questa definitiva scelta?

10 Cibi salvavita!

Proseguendo con queste liste delle “10 cose”,  (è assai divertente, vi dirò!) oggi vi propongo un elenco più stuzzicante, 10 cibi che non potrebbero mai mancare dalla dispensa/frigo di ognuno di voi. ATTENZIONE: non parlo delle cose più golose che vorreste mangiare senza soluzione di continuità, sto parlando di quelle cose che vi salvano la vita quando la data dell’ultima spesa è ormai un ricordo lontano e anche la pizza d’asporto è da considerarsi fuori budget per il vostro portafoglio!
  1. Un pacco di pasta. Non è per nazionalismo, ma quando siete proprio alle strette un piatto di pasta rimane sempre un ottimo pasto (un pasto di pasta…ah, ah, ah, è carino anche da dire!), certo se ci fosse il condimento magari sarebbe meglio… Ma oh, il parmigiano è roba da ricchi!!!
  2. Una scatoletta di tonno. Alzi la mano chi non si è mai ritrovato seduto a tavola da solo con una scatoletta di tonno rovesciata in un piatto… Certo, se aveste sia la pasta che il tonno potreste anche fare una piccola operazione tipo PASTA + TONNO = PASTA CONDITA… Ma a volte pensare è fatica...
  3. Adesso dirò delle cose che andranno contro alle regole HACCP (regole igienico sanitarie della produzione alimentare), ma a casa non rischiate controlli e soprattutto io non ho intenzione di uccidere nessuno! Le uova. Le uova sono uno di quei cibi che potete tenere in frigo per lunghissimo tempo (lo so che adesso c’è la scadenza… ma di solito sono commestibili per un sacco di tempo oltre). Sono cucinabili in “mille mila” modi diversi e sono un pasto nutriente! Quando ve la vedete grigia le uova vi verranno in soccorso, e se poi avete proprio delle paure tipo salmonella e affini vi svelo un trucco: quando si avvicina la scadenza, fatele sode e rimettetele in frigo, vi toglierete anche lo sbattimento di doverle poi cucinare. (Mia madre ci scrive sopra “SONO SODO” così non avrete brutte sorprese quando cercherete invano di romperle e sbatterle per farci una frittata!)
  4. Riso. Vedi pasta. Anche se un “pasto di riso” fa meno ridere che un “pasto di pasta”. Ah, ah!
  5. Legumi secchi. Dagli insegnamenti di famiglia (per la serie: impara l’arte e mettila da parte) ho appreso che una buona scorta di ceci, fagioli, lenticchie ecc. sono un ottimo salvavita! Innanzitutto perché si può dire che si mantengono in eterno, poi perché sono delle ottime proteine e anche queste si prestano a un’infinità di piatti.
  6. Biscotti secchi. Di marca, non di marca, al cioccolato, al miele… Insomma un elemento fondamentale per soddisfare le vostre necessità di zuccheri e dolcezze non solo a colazione!
  7. Patate. Anche queste apprezzabili per la loro versatilità (le potete fare in tutte le salse), l’unica cosa per cui dovrete prestare attenzione è che non germoglino (quindi tenetele al buio e non al caldo) altrimenti saranno da cacciare via e rimarrete inevitabilmente senza cena (a meno che non abbiate qualcos’altro dei cibi in lista!).
  8. Crackers (fette biscottate e/o affini). Non sono una gran fan del pane & co. ma dal momento che il pane inevitabilmente si secca e dopo un giorno va cacciato via (a meno che non lo congeliate da fresco) tanto vale comprarne di facsimili già secchi, ottimi compagni in attimi di raptus famelici!
  9. Surgelati. Lo so che è un po’ vasta e vaga come indicazione ma più la scorta nel vostro freezer sarà abbondante, maggiori saranno le vostre possibilità di sopravvivenza in caso d’emergenza!!! (…certo, se l’emergenza del vostro portafoglio vi ha persino impedito di pagare l’elettricità, allora siete davvero fottuti!!!)
  10. Sottilette. Un mistero regna sulle sottilette: non sono certo uno di quegli alimenti fondamentali con proprietà nutrizionali degne di nota e che abbiano un utilizzo così tanto vario (...a parte quello che si vede nelle pubblicità, non saprei dove metterle se non dentro a un toast...) ma, nonostante questo, sono una di quelle cose immancabili (???) nel frigo degli italiani, quindi, non vi so dire perchè, ma forse è davvero il caso di tenerle in frigo, viene da pensare che prima o poi vi potranno servire!!!
Chiaramente adesso parte l'inchiesta (partecipate gente, partecipate!!!) cos'è che non manca mai dal vostro frigo e dalla vostra dispensa e che più di una volta vi ha salvato la vita?

venerdì 31 agosto 2007

Dolce & Gabbana VS Valentino

Non posso esimermi dal commentare la notizia Ansa di ieri che immagino avrà una risonanza non solo sul web ma anche su riviste di ogni tipo e immagino (…purtroppo, ma il livello ormai è questo qui…) anche su telegiornali (sarà sicuramente l’apertura di Studio Aperto) e quotidiani. Siete pronti al duro colpo??? La Ventura non vestirà più Dolce & Gabbana!!! EVVVVVVVVVVVVIVA (dico io)!!! Finalmente la nostra “elegante” show girl smetterà di presentarsi al pubblico con queste mise che fanno invidia solo (…lo so che è un utopia…) alle donne da strada!!! A quanto pare la separazione tra la casa di moda e la simpatica conduttrice è stata consensuale. La domanda che mi sorge spontanea è: quale delle due parti si sarà sentita più volgarizzata durante questa unione? Proseguendo nella lettura della notizia viene da pensare che questa decisione sia venuta dalla nazionalpopolare Simo, non solo (forse) per via dei continui attacchi che vengono fatti al marchio italiano per via delle pubblicità giudicate da più parti come volgari e violente (anche questa è notizia di ieri) ma anche perché il “nuovo” marchio scelto dalla Ventura per le sue performance all’Isola dei Famosi è Valentino.
Capisco che Valentino (45 anni di carriera da poco festeggiati) abbia ormai perso un po’ della sua allure ma a questo punto viene da pensare che probabilmente abbia anche una forma aggravata di Halzaimer per accettare di associare il suo nome e l’immagine del suo marchio alla presentatrice meno elegante del panorama televisivo italiano! Gli anni passano ma come può, un uomo che ha vestito l’elegantissima Jackie Kennedy abbassarsi al livello di Simona Ventura? Il risultato, a mio avviso, sarà inverso alle aspettative di entrambi, non sarà "la Simona" a risultare più elegante (anche perché con il suo gusto probabilmente sembrerà vestita male anche con i capi di Valentino) ma Valentino a sembrare più volgare! …vabbè che se la nuova stilista di uno dei baluardi d’eleganza della moda italiana sarà la sorella di DJ Francesco… Il cerchio si chiude... che tristezza!

Un appuntamento alla moda

Certo, se il mondo della moda si preoccupasse maggiormente di informare sul prodotto… Si spende di più (di soldi, di tempo e d’energia) a creare nuove trovate pubblicitarie che non a curare la qualità di ciò che si vende. Io voto per la qualità, immolo volentieri un po’ di quantità per la causa! Ma sembra evidente che il reclutamento di nuovi clienti sia un elemento centrale per ogni azienda ed evidentemente non c’è richiamo che abbia più successo di un culo, due tette, ancora meglio se la prospettiva è che possano diventare papabili (e palpabili!!!). Il web è pieno di siti che mettono in contatto le persone in cerca dell’anima gemella ed evidentemente è perché i navigatori li visitano, allora, quale trovata migliore di unire le cose facendo incontrare le persone e facendo pubblicità al prodotto? Come? Ma dando la possibilità a chiunque di incontrare il modello del marchio pubblicizzato! È proprio questa la nuova trovata della Diesel. …il tentativo più originale di diventare la marca del vostro cuore…

10 cose da tenere!

Bene, avete svuotato l’armadio con le cose superflue??? Quindi adesso dovreste avere il posto per 10 (più o meno, dipende…) cose nuove da metterci dentro!!! Prodiga come al solito di consigli, vi dico le 10 cose che secondo me non dovrebbero mancare nell’armadio di nessuno:
1.       Maglia di cashmere. Lo so, per comprarla ci vuole un mutuo, ma se riuscirete a difenderla dalle tarme non vi abbandonerà mai e ve la porterete anche al mare perché pesa poco, è poco ingombrante e tiene caldo come nient’altro al mondo, inoltre è una fibra naturale e questo vi assicura di non trovarvi a fare una sauna indesiderata, come succederebbe con sintetici & co.
2.       Sneakers (Più conosciute come le care, vecchie, scarpe ginniche ma con un nome più cool). In realtà credevo che nel 2007 non esistessero persone (…a parte mia nonna!) che non ne possedessero almeno un paio nell’armadio, ma proprio poco tempo fa ho scoperto che invece qualcuno ancora resiste… Oddio, non oso pensare come possa essere la loro vita… Niente corsette, niente passeggiate, niente ultra mega comodità??? Non si possono non avere, prima o poi tutti ne hanno bisogno, meglio giocare d’anticipo!
3.       Stessa cosa per i jeans. Se conoscete qualcuno che non ne ha un paio nell’armadio segnalatelo perché è una specie in via d’estinzione…
4.       Giacca nera. Come molti altri classici, un capo davvero intramontabile, le forme cambiano a seconda delle mode del momento, ma se non avete un look elegante ne basta una sola, la più basica possibilmente in un bel tessuto, anche questa vi sarà fedele a lungo… Forse più di quanto non possa esserlo un moroso
5.       Perizoma. Mi asterrò dal commentarlo in relazione ai pantaloni a vita bassa… (la dignità, questa sconosciuta!) ma il segno della mutanda sotto i vestiti o sotto i pantaloni stretti è una cosa davvero inguardabile!!! Anche se non avete delle mire conquistatrici, fatelo almeno per il buon gusto! Almeno uno nel cassetto della biancheria è d’obbligo! (Maschi esclusi)
6.       Camicia bianca. Stesso discorso che per la giacca nera, un ever green che prima o poi verrà sicuramente utile.
7.       Scarpa con tacco 10. Non avrete mica pensato di vivere senza??? E quando volete fare le super fighe che scarpe vi mettete, il sandalino???
8.       Bikini. Dall’atollo del Pacifico, ormai in tutti gli armadi, non oso pensare al segno dell’abbronzatura di tutte quelle che hanno deciso di farne senza!
9.       Cappotto. Tiene caldo quando serve, è chic ed elegante, ok per il piumino ma il cappotto è un altro di quei capi che non si possono non avere.
10.   La sciarpa. Lunga, corta, a righe, a tinta unita… Io non potrei affrontare nessun inverno senza! (…anche se volessi mia nonna me ne produce in continuazione…) Tiene caldo, è romantica e da quel tocco di personalizzazione al look invernale che serve sempre.
Ok, adesso che abbiamo gettato le basi lancio un indagine: qual è il capo nel vostro armadio di cui non potreste fare assolutissimamente a meno???

martedì 28 agosto 2007

Vivienne in mostra



Dopo il premio per l'accessorio della prossima stagione, la segnalazione di oggi è inerente ad un evento davvero imperdibile: Vivienne Westwood in mostra a Milano, Palazzo Reale, dal 26 Settembre al 20 Gennaio 2008. La retrospettiva percorrerà i 35 anni di carriera di una delle più pazze e anticonformiste stiliste britanniche e mondiali. Non vorrete mica farvela scappare???

1. Viaggiare, gustare, mangiare.



Con questo post (...c'è anche l'animazione, cosa volete di più???) inaugura ufficialmente una rubbrica nel blog ossia: guida ai ristoranti blogger by blogger. Che ne dite? Non solo si accettano racconti di menù, indirizzi e numeri di telefono dei Ristoranti & Co. di Italia ecc., ma siete proprio chiamati a partecipare attivamente per creare una rete di golose informazioni. Le gite enogastronomiche sono un'invenzione fantastica e un sicuro modo di arricchirsi grazie alla conoscenza delle differenze culturali e culinarie, l'unico problema è la linea... Ma vabbè, a questo ci si penserà poi in un secondo momento! Il primo ristorante che vi voglio segnalare è il seguente:

Ristorante Monteverde
Tel. 0536/65052
Via Provinciale, 11
ACQUARIA (MO)

si trova nei pressi di Sestola (...avete presente l'appennino Bolognese, Tomba, ecc.??? ...beh, proprio lì!). Il posto è molto carino, in queste case di sasso, ben tenuto e i gestori sono come piacciono a me: informali ed educati. Non c'è menù, passano loro con le fiamminghe e ti riempioni i piatti finchè non dici basta (...non so come ho fatto a non esplodere...). Quasi tutto a base di funghi: crostini ai funghi, risotto ai funghi, tortelloni ai funghi, taglioline al tartufo (bianco e abbastanza abbondante), pappardelle ai porcini, carpaccio carciofi e grana, scaloppine ai funghi e, in ultimo, funghi fritti. Carrello di dolci, caffè, Sangiovese in bottiglia (ma della casa), killing coffee, due bottiglie d'acqua... 30 € a testa. 

VOTO: 7.5

sabato 25 agosto 2007

Premio accessorio A/I 2007

In relazione alla mia predisposizione per l'utilità e per la multifunzionalità degli oggetti (tra cui chiaramente rientrano anche i vestiti e gli accessori) e per l'innovazione formale ed estetica, voglio assegnare il premio per il miglior accessorio innovativo della prossima stagione: THE WINNER IS... (suspance, suspance, suspance... anche se la foto mi tradisce):
PRADA
La borsa, come si vede nella foto, è indossabile tramite guanto ma anche come pochette e tracolla. Probabilmente non se ne sentiva la mancanza ma l'idea è assai caruccia, una valida alternativa al marsupio (...costi permettendo...)!

giovedì 23 agosto 2007

No soldi? No problem (parte I)

Pensate davvero che per vestirsi bene ci vogliano molti soldi? Sbagliato! Come al solito (…mi sembra di averlo già scritto da qualche parte…) è solo una questione di gusto. Il concetto è piuttosto elementare: ci si può vestire benissimo e con gusto avendo un intero guardaroba comprato al mercato, allo stesso modo in cui ci si può vestire malissimo avendo un intero armadio firmato! Stiamo chiaramente parlando di estetica, la qualità è un’altra cosa ed è qui che spesso la gente si confonde. La cosa che determina maggiormente la differenza tra le griffe e i “non” marchi è proprio questa, la qualità (dei tessuti, della confezione, ecc.) e non la bellezza. È indiscutibile il fatto che i grandi marchi determinino le tendenze generali, ma perché si dovrebbe spendere un quinto del proprio stipendio per un capo firmato (…che magari la prossima stagione è già sorpassato) quando si possono trovare capi simili a un decimo del prezzo?

mercoledì 22 agosto 2007

10 cose da buttare!

Tornati dalle vacanze??? Beh, io si! E vorrei riprendere con una cosa leggera e divertente: le 10 cose che assolutamente chiunque deve togliere dall'armadio prima che chiunque altro se ne possa accorgere (sempre meglio essere previdenti!):
  1. Vi prego non azzardatevi mai ad indossare gambaletti color carne! Già il gambaletto di per sè crea del disagio estetico anche se mi rendo conto che in certe occasioni non ci sia alternativa... Ma color carne NO!!! Anche le calze color carne sarebbero da bandire, ma usate con parsimonia sono ancora accettabili.
  2. I fantasmini (il calzino che copre solo la pianta del piede e il contorno). No comment.
  3. Le ciabatte tipo piscina col velcro (lo strap). Fanno molto anni '80/'90 ma sono davvero inguardabili. Di solito sono anche "decorate" con un insieme di fili ecc. attaccati allo strap che peggiorano ulteriormente le cose.
  4. Il bolero. Lasciamolo esclusivamente ai toreri, che è meglio!
  5. La stola di volpe. Avete presente??? Quelle con la testa della bestia morta in bella vista??? Non è per via della pelliccia o meno (ognuno è libero di scegliere), ma è di cattivo gusto, come si fa ad ostentare una bestia morta???
  6. Ogni tanto ricompaiono su qualche passerella ma immagino che facciano sempre parte di quel buon 80% dei capi che poi non vengono neanche messi in produzione. Di cosa parlo??? Dei giubbotti con le frange. Molto caw-boy, ma se non avete in previsione di andare ad una festa country... liberatevene!!! (...ma come avete fatto ad averlo nell'armadio???)
  7. Le spalline. Ci sono mille modi di camuffare i difetti ma le spalline sono la cosa più ridicola che sia mai stata inventata. (...neanche il generale remake degli anni '80 ha avuto il coraggio di riesumarle...)
  8. I pantaloni a righe orizzontali. Badate che non parlo di leggings o calze, parlo proprio dei pantaloni!!! Sinceramente devo ammettere che si vedono raramente (...e per fortuna!) ma vi assicuro che non snellirebbero neanche uno stuzzicadente.
  9. Pantaloni a zampa. Vabbè gli anni '70, vabbè il revival degli anni '70... Ma adesso basta!!!
  10. Lo stivale sopra al ginocchio. Volgare??? A meno che non sia quello in gomma per andare a pesca nei fiumi... La femminilità ha modi migliori per essere messa in evidenza!
...e ora a voi la parola, cos'altro pensate sia da buttare???

lunedì 6 agosto 2007

Grecia e sandali

Finalmente in partenza per le vacanze, con la valigia ancora da preparare (parto domattina alle 8!!!) non posso esimermi dal dare un preziosissimo consiglio a tutti coloro che si recheranno in Grecia. Chiaramente non mi soffermerò sulla bellezza delle spiagge, del mare,  e neanche sul gusto insuperabile dello yogurt e della feta ma il mio imperdibile suggerimento si riferisce ai vestiti, in specifico, alle scarpe. Se avete intenzione di recarvi su un'isola greca potete fare a meno di mettere le scarpe in valigia... In Grecia ci sono i più bei sandali del mondo, costano pochissimo, sono fatti benissimo ma soprattutto non li troverete se non lì!!! Ce ne sono da donna, da uomo e li troverete in diverse fogge. Categoricamente in cuoio, alla schiava e non, sono semplici comodi ed eleganti. La tradizione non è stata modificata, li fanno ancora uguali a quelli che si vedono sui vasi da museo con la sola aggiunta della suola in gomma! Altro che Geox, appoggiare il piede sul cuoio è ancora una delle cose più salutari e igieniche del mondo. Lasciate un posticino in valigia x un bel paio di sandali greci da riportarvi a casa, vedrete che ne varrà la pena e... buone vacanze a tutti!

sabato 4 agosto 2007

Diamoci un TAGLIA

XXS 36 22 - 23
XS 38 24 - 25
S 40 26 - 27
M 42 28 - 29
L 44 30 - 31
XL 46 32 - 33
XXL 48 34 - 35
XXXL 50 - 52 36 - 38

Devo ammettere che ho sempre nutrito una certa perplessità riguardo alle taglie. Già da adolescente avevo nasato che c’era qualcosa che non andava e, pur avendo abbandonato l’ipotesi del complotto, anche adesso che lavoro nel settore, c’è qualcosa che mi lascia perplessa. Parliamone: vorrei davvero sapere se esiste qualcuno nel mondo che ha nell’armadio vestiti di una sola taglia… Io, per esempio, (giurin giurello) porto dalla 40 alla 50 (…e giuro che se il mio peso variasse improvvisamente durante la notte me ne accorgerei…). E’ proprio il concetto di taglia come unità di misura che è tendenzioso e lacunoso… Ma non dovrebbe semplificare e unificare, la vita e gli acquisti? Se un metro è un metro sia in Italia che in Australia, perché una semplicissima, banale, 42 non può avere sempre le stesse semplicissime e banali dimensioni? E non parlo da paese a paese (questo meriterà un post futuro), da negozio a negozio… No… (…lacrimuccia di rassegnazione…) Le taglie cambiano magicamente da modello a modello nella stessa marca: gonna tg. L, pantalone tg. 42, tralasciamo le maniglie dell’amore… chi è che ha un giro vita così elastico??? Neanche il pilates fa miracoli!!! E dire che pensavo di aver risolto l’arcano mistero: i marchi che vendono alle zie fanno le taglie molto grandi per invogliare all’acquisto donne che, pur avendo dimensioni da balenottera, possono uscire da un negozio felici di poter ancora entrare in una 44, mentre i marchi per le ragazzine si assettano su dimensioni da formica per facilitare la vendita dei prodotti light… Ma dato che anche il marketing non mi è stato d’aiuto, propongo una soluzione: ma perché ogni marca non adotta un suo sistema taglie interno differente? Nessuno capirà più niente ma forse potremmo finalmente uscire dai negozi senza pensare di iniziare una dieta ferrea causa variazione ingiustificata di taglia… Non poco!!!

venerdì 3 agosto 2007

Un viaggio... in cucina

   copertinacopertinacopertinacopertina 


Ecco qua, fresco fresco, un bel consiglio letterario per le vacanze. Ma io, (...ma chè ve lo dico a fare???) non mi limetrò a consigliarvi un libro ma bensì 2!!!! In questo blog non ci facciamo mancare niente!!! Ovviamente, l'argomento del libro, non essendo la moda, non poteva essere nient'altro che la cucina. Superfluo è dirvi che non si tratta di ricettari ma bensì di sfiziosissimi racconti sulla cucina il cibo e i dintorni. I libri (Kitchen Confidential e Il viaggio di un cuoco autore: Anthony Bourdain edizioni: Feltrinelli) vi sveleranno i segreti, (quelli che volevate sapere e quelli di cui avreste fatto volentieri a meno) delle cucine dei ristoranti e dei cibi più sublimi del mondo. Ma la cosa che mi ha davvero conquistato di queste letture è la mordace e verace passione dell'autore/Chef non solo per la cucina ma per gli eccessi della vita in generale, un personaggi davvero senza limiti! Dei libri davvero, davvero spassosi! Non potete perderli, soprattutto se Epicuro sarebbe stato il vostro migliore amico se solo aveste vissuto nello stesso periodo!!! ...ah, dimenticavo... portatevi dietro un panino, sicuramente, vi verrà fame!!!

giovedì 2 agosto 2007

VVV: Vestiti, Valige, Vacanze

Argomento del giorno: vestiti da valigia. Questo è un discorso delicato perchè a giudicare dalle mie esperienze, molte persone hanno più di qualche difficoltà a fare scelte azzeccate in materia! Il mio consiglio, per ogni meta e per ogni tipologia di vacanza è: meglio poco ma buono (...un consiglio che in realtà vale per molte altre cose!!!)
Inutile portarsi dietro l'armadio intero compreso anche il guardaroba completo della stagione passata in previsione di possibili e repentini cambi di temperatura. Molto spesso le scelte cadono su quei vestiti (sfido chiunque a dichiarare di non averli nell'armadio) che si sono comprati per una occasione che in realtà non si presenterà mai, tipo: abiti da gran galà con tessuti con stampe "vagamente" appariscenti, tessuti dorati, strascichi da spose, micro short (che purtroppo al solo indossarli non ci conferiscono quel sedere alla Hunziker), ecc. che inevitabilmente vengono spianati all'arrivo producendo orribili visioni in tutti i luoghi di vellaggiatura.
Meglio non stravolgere il proprio stile e portarsi dietro pochi capi possibilmente multi funzione. (ATTENZIONE: questo non significa dover necessariamente riacquistare l'intero guardaroba da Martin Margela!!!) Pantaloni lunghi che diventano bermuda, vestiti che diventano top e tacchi moderati da poter utilizzare in più occasioni e senza sembrare paraplegica a metà serata.
Lo spassoso dibattito adesso è: qual'è la mise più improponibile che avete portato in vacanza???

mercoledì 1 agosto 2007

Questione di propporzion, questione di buon gusto!

Forse non tutti sanno, come invece molti altri hanno capito, che nella moda (e non solo) è una questione di proporzioni! In realtà tutto questo si ricollega a pure e semplici regole visive ed effetti ottici. Avete mai provato a mettere la stessa quantità di pasta prima in un piatto piccolo poi in uno molto grande? Sicuramente, nella seconda ipotesi avrete la sensazione di mangiare molto meno! Se l'esempio non vi dice niente, ne ho uno che vi renderà chiaro il concetto: gli stivali (e le scarpe massicce in generale) snelliscono le gambe! L'effetto di quei "cosi" ai piedi danno l'impressione che la gamba sia molto più sottile, ecco perchè Camperos & Co. hanno così tanto successo.
Però: BASTA!!!! C'è un limite a tutto, ormai non ci cascano più nanche gli uomini... C'è posto, luogo, occasione e stagione. Molto, molto, (...no, dico!!!!) molto sexy l'immagine della donna caw-boy, comodi gli stivali senza tacco 12, quel tocco di autonomia country, magari con un bel vestitino corto o meglio ancora con una gonna jeans (ormai banale!) con questa gamba sottile che esce fuori... Ma sfatiamo alcuni luoghi comuni legati al caso:
  • Se avete il marchio Rovagnati sulla coscia non sarà il Camperos a salvarvi.
  • Se la vostra altezza non supera il metro e il tappo non sarà quel bell'anfibio che finisce proprio all'altezza del vostro mezzo polpaccio a rendervi slanciate.
  • Se pensate che quella longette che arriva solo 2 cm sopra il Moonboot possa donarvi, beh... se il vostro intento è sembrare un mezzo busto forse avete fatto la scelta giusta.
  • Se credete che andare in spiaggia "costume e Walker" possa rendervi cool, anche se solo per l'happy hour, sappiate che molto più probabilmete la maggior parte della gente penserà che siate sceme, a meno che, il giorno seguente non dobbiate andare a pesca, questo motiverebbe l'allevamento dei bigatti (...ma in questo caso vi consiglio di segnalarlo, ci fareste più bella pigura!).
  • Se per essere glamour vi infilate 80 cm di jeans dentro gli stivali, valutate il fatto che probabilmente le vostre cosce appariranno più slanciate ma, in compenso, il vostro polpaccio sembrerà quello di Robocop.
...e adesso ditemi: non avete mai pensando al sandalino???

domenica 29 luglio 2007

BENVENUTI

Come prima cosa, e per non essere scortese (odio la maleducazione): BENVENUTI!
Questo è il mio fresco (inappropriato data la stagione) e nuovo Blog! La dichiarazione dei miei intenti è piuttosto chiara nella mia mente e spero possa ben trasporsi nella virtuale realtà del Blog.
Consigli di moda, commenti di eventi annessi e connessi, curiosità... Pensieri in libertà, istruzioni di buon gusto (la presunzione non è mai troppa) di moda, di cibo e di altre piacevoli leggerezze!
Alla soglia della partenza per le vacanze (finalmente le mie!)... do a tutti la possibilità di prepararsi per i post post-rientro!
A presto! Capodanno a Bologna 2013