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martedì 26 agosto 2008

Salina, capperi e cucunci


Tornata dalle meritate vacanze, ecco qui, fresco fresco, il resoconto culinario di questi 15 giorni di mare. Partiamo dal presupposto che nelle Eolie non c'è piatto che non contenga capperi o cocunci (che sono poi i frutti del cappero -quelli oblunghi della foto-, mentre i capperi sono i fiori ancora in boccioli), si salvano da questa contaminazione solo le granite (ottime, come in tutto il resto della Sicilia, soprattutto quella ai fichi e con la panna per i più golosi) e la Malvasia che viene invece accompagnata con i Sesamini (deliziosi biscottini croccanti al sesamo) e che io mi sono dimenticata di portare a casa per la prossima degustazione post vacanze, ma questa è un'altra storia... Dicevamo??? ...ahhhh, si: capperi nelle insalate, capperi nei condimenti, capperi sul pesce, capperi da soli, ma se volete gustarvi al meglio il sapore di Salina, ovviamente capperi & cucunci inclusi, non potete esimervi dal mangiare il Pane Cunzato, ottimo riassunto (più che riassunto lo definirei un poema date le dimensioni mastodontiche) dei sapori eoliani. Se siete stati in Puglia, non vi sfuggirà la somiglianza di questo piatto con la Frisa (e in Calabria trovate direttamente la Frisa Cunzata, connubio perfetto tra l'una e l'altro) con qualche evidente differenza: il primo ha le dimensioni di una pizza e il pane che viene utilizzato non è integrale e neanche bagnato con acqua di mare come la seconda ricetta vorrebbe, sopra potete metterci qualunque cosa ma quello che mangerete "da Alfredo" (p.zza Marina Garibaldi Lingua - Salina 090-9843075) e che io vi consiglio è il Pane Cunzato di Salina una montagna di: pomodorini, pomodori sott'olio, melanzane, ricotta in forno, menta, capperi, cucunci il tutto su un pesto di capperi (...e ti pareva?!?!?!) e mandorle che condiscono la base del pane. Vi assicuro che arrivare a mangiarlo tutto è un'impresa davvero impossibile, i camerieri stessi ti fanno gli auguri se lo ordini da solo, ma il gusto è davvero indimenticabile! Se invece volete gustarvi un ottimo pranzetto (o cenetta) a base di pesce freschissimo, in un posto davvero suggestivo, elegante e piacevole, il mio consiglio è il RapaNui a S. Marina (paese principale di Salina). Rimarrete conquistati dal pane cotto nel forno a legna e con semi di lino prima ancora di aprire il menù. Se poi vi fate portare un po' di sale e olio... rischierete di non proseguire neanche il pasto, quindi fermatevi!!! Spaghetti con uova di ricci di mare e uno squisito sashimi di tonno vi convinceranno definitivamente che 12 ore di viaggio per raggiungere l'isola sono valse la pena...

venerdì 8 agosto 2008

Gomma, griffe e sandali

Quando ero piccola non c'era da scegliere, se si doveva andare al mare tra scogli, sassi e ricci non si poteva far altro che comprare gli unici sandali di gomma esistenti, magari marchi diversi (assolutamente sconosciuti), e anche per qualche vezzo legato al colore devo salire con i ricordi all'adolescenza. Adesso non c'è più nessun dubbio, il sandalo di gomma non solo ha modificato le sue forme ma è diventato estremamente di tendenza. Da marchi che hanno fatto di questo accessorio la propria forza a marchi di alta moda internazionali, sono ormai pochi i nomi che non si sono confrontati con questo diffusissimo oggetto d'utilità. In ordine di apparizione dall'alto in basso: Maresca, Colors of California, Melissa, Crocs, Armani, Givenchy, Marc Jacobs e Gucci









mercoledì 6 agosto 2008

Libri e vacanze


Bene, eccoci (finalmente) anche quest'anno pronti alla partenza per le vacanze e ovviamente c'è bisogno di un libro da mettere in valigia (anche 2 se vi rimane un po' di spazio). Se pensavate che l'aspetto culinario del blog fosse definitivamente svanito, beh, ecco qui la segnalazione che smentisce i più scettici a riguardo. Il libro che vi segnalo, Rock Restaurant, è una guida ricca di racconti gastronomici scritti durante la turnè dal cantante del gruppo britannico Franz Ferdinanad: Alex Kapranos. E per chi pensasse che gli inglesi non hanno gusto per la cucina... leggere per credere! (Ed. Fusi orari. € 12)

lunedì 4 agosto 2008

L'uomo in rosa

Il processo di femminilizzazione della moda maschile non è una novità, nelle passerelle degli ultimi anni, e non solo, si sono viste sfilare più di una volta uomini in gonnella, con borse e borsette e non sono mancati neanche i tacchi. Provocazioni, certo, ma è indubbio che l'immagine dell'uomo stia cambiando, dentro e fuori la passerella. L'elemento che più sottolinea questo nuovo aspetto sempre più vicino al guardaroba femminile è sicuramente il colore rosa. Ormai completamente sdoganato, lo troviamo presente in quasi tutte le collezioni cha hanno sfilato a Milano (oltre che in un sacco di armadi di uomini più o meno attenti alle tendenze). Dal total color look al particolare più nascosto, dal rosa cipria fino ad arrivare al rosa shocking passando per tutte le varie nuances ecco qui un riassunto della rosa dei rosa che gli uomini sfoggeranno nella prossima estate 2009!
             
              
La prima serie parte dai rosa accesi dei total look di Coveri e Giorgio Armani, passando per la pelle e la maglieria di Ferragamo, per poi sfumarsi nei pallidi rosa di Marras e Moschino e Biagiotti.
            
            
Più discreti e apparentemente più maschili sono invece i rosa proposti da Zegna, Bottega Veneta, Byblos, Carlo Pignattelli, Versace e la Weswood che partendo da toni polverosi virano fino al viola.
            
Prada, Navarra e Mackenzie anticipanpo i rosa di Gucci, Dsquared2, Cavalli, Jil Sander, Krizia e Trussardi.
            
             
Infine, eleganti e discreti accenni di rosa sono apparsi sulle passerelle di Iceberg, Marithé+Francois Girbaud e Moschino.

sabato 2 agosto 2008

Borse, mare e lattine

Ancora una volta ho un ottimo spunto per sottolineare quanto sia di moda l'ecologia. Ero al mare quando i miei occhi sono stati rapiti da una meravigliosa borsa fatta con le linguette (colorate) delle lattine (...tra l'altro perfettamente in pan-dan con l'immagine e la filosofia della mia agognatissima borsa coi metri Momaboma!!!). 


Interpellata la proprietaria, scopro con rammarico, che è stata acquistata a Londra, ma di più non riesco a carpirle, mantiene il mistero. Ma per fortuna c'è la tecnologia a venirmi in soccorso ed ecco aprirsi un mondo di borse/linguette (partendo dall'italiana Dalaleo e passando alla più nota Ecoist) e altri simili (dall'alto al basso: linguette per lattine, giornali, linguette, locandine cinematografiche, carte di caramelle, juta, specchietti delle palle da discoteca) che non posso fare  a meno di condividere con voi: