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lunedì 8 ottobre 2012

Da cosa nasce cosa (e le scarpe di Chie Mihara)



Domenica quindi sono andata qui (nel post sotto, per chi mi legge cronologicamente). Ma questo post non è sulle squisitezze che ho assaggiato (davvero tante, facendo file più o meno chilometriche perchè c'era davvero un sacco di gente) ma sul mio nuovo marchio di scarpe preferito: Chie Mihara.
Vi potreste chiedere cosa centra un festival del cibo con le scarpe. La domanda è pertinente. 
Chi mi segue però sa che amo trovare connessioni tra la moda e il cibo, il nome del mio blog parla chiarissimo.
La cosa ancora più bella è quando le cose si sposano casualmente nella pratica.

Ero lì che gironzolavo a pancia piena per Cesena, cercando di smaltire almeno 2 o 3 delle calorie appena ingerite, quand'ecco che mi imbatto davanti alla vetrina di un negozio di scarpe. Lì un paio di scarpe a pois mi impietriscono d'amore. Spiritose, dal sapore un po' retrò, ma soprattutto: sembrano comodissime. Chie Mihara c'è scritto sulla pianta. Annoto sul cellulare. 
Poi arrivo a casa, inizio lo studio e scopro un sacco di cose interessanti che non fanno che rafforzare quel sentimento d'amore che avevo sentito al primo sguardo.
La prima, e forse la più importante, è che tutta la linea è pensata per la comodità delle donne, quindi scordatevi tacchi da 12 o altre torture calzaturiere femminile, le altre invece le lascio scoprire a voi andando sul sito, so che per amore farete questo ed altro (fin forse a comprarle)...

2 commenti:

  1. stupende, ma con 300€ mi compro un paio di Louboutin

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    1. Ehhhh... Lo so... Sarà l'età, ma ormai sono sempre più convinta che è meglio spendere tanti soldi per una cosa che si può portare spesso piuttosto che spenderli per un'altra che metterei 2/3 volte nella vita...

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