lunedì 13 ottobre 2008
Menù sfilate: GARETH PUGH
Nella frenesia degli ultimi tempi ho davvero avuto pochissimo tempo da dedicare all'analisi delle sfilate. Le ho guardate di corsa e in modo sconclusionato, Parigi, Londra, MIlano, New York, in un bombardamento di immagini da capogiro. Sopra tutto e tutti l'unica sfilata che ha proposto qualcosa di nuovo soverchiando l'immagine delle diplomatiche presentazioni delle avversarie è quella dell'inglese Gareth Pugh, per la prima volta a Parigi. Come l'inconsueto accostamento di dolce e amaro così audace risulta essere la totale mancanza di colori in una passerella esclusivamente in bianco e nero. La costruzione di ogni creazione ha il sapore di un architettonico pezzo di design ed è davvero gustoso ritrovare un artista che con un pizzico di presunzione si disinteressa completamente dell'aspetto commerciale della propria opera, consapevole del fatto che sarà assaggiata solo da sofisticati gourmet. "Piatto" in abbinamento: caviale & champagne.
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