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lunedì 26 gennaio 2009

Classica Tragedia

Poche settimane fa ho rotto le mie scarpe da grand soirée. Il décolleté nero classico, quello che ogni donna ha nell'armadio, con un tacco vertiginoso e una punta da strega. Scomodissime. Bellissime. Sexy. Ho spaccato a metà entrambi i tacchi mentre, come una vera idiota, mi ci dondolavo sopra. La diagnosi del calzolaio è stata definitiva: "Non ci si può fare niente, quei tacchi li non li fanno neanche più, sono da buttare via". Sono stata sull'orlo del pianto qualche minuto e dalla disperazione di dovermene separare non le ho neanche più volute vedere per l'ultimo saluto. Le ha buttate via mia madre. Adesso non ricordo neanche la marca. Ma non è questo il punto. E neanche il fatto che sicuramente non le troverò mai più uguali. Il vero problema adesso è rimpiazzarle con un altro paio. Cercare di capire perchè le cose più basiche siano così difficili da trovare è un mistero di cui mi sono rassegnata a non cercare la soluzione. E' in questi casi che si capisce l'importanza dei particolari. In commercio ci sono milioni di decoltè nere, come milioni di pantaloni neri e via dicendo, ma chissà perchè c'è sempre qualcosa che me ne impedisca l'acquisto, lasciandomi sempre con un pugno di mosche in mano. Prezzi  al di sopra delle mie possibilità, loghi in vista, strass, modelli disgustosi, accessori di cattivo gusto rendono le cose più semplici sempre le più complicate. Ed ogni volta che mi trovo in queste condizioni mi riprometto che un giorno, invece di stare a spremermi le meningi su cosa inventare di nuovo, lancerò una linea di cose basiche. D'altra parte si sa: il classico, non passa mai di moda!

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